Un evento unico, 4 danzatori che durante i giorni dell'evento si sono alternati in location diverse per creare assieme ai musicisti.
Un evento in cui si è vista della vera danza e su questa è stato realizzato il lavoro fotografico, in un dialogo tra danzatori e fotografi.
Il Sardinia@Dance é un evento che nasce col l'intento di unire diverse forme d'arte, nel valore più ampio di questi termini: umano, estetico, paesaggistico; unire architettura e danza in maniera sostanziale.
Con la convinzione che l'integrazione, come approccio culturale, porti maggiore ricchezza e prospettive di crescita umana.
La danza, l'archeologia e l'architettura, il paesaggio, la fotografia e il video, con al centro l'essere uomini.
I danzatori porteranno la loro danza in luoghi dal forte carattere visivo e storico, avranno la totale libertà creativa.
Sei luoghi del Patrimonio Ambientale e Architettonico del territorio della Sardegna del sud, come spazi di ispirazione.
Una serie di informazioni storiche e iconografiche saranno lo spunto per la scelta da parte dei danzatori del luogo ove portare il proprio linguaggio. Si tratterà di una interpretazione in parte pensata, di fatto nata in situ e ad esso dedicata.
I danzatori locali a tu per tu con i danzatori ospiti all'insegna della libera comunicazione creativa.
Alla base di tutto, il principio che una importante modalità di trasmissione delle competenze artistiche sia quella che scorre lungo piani orizzontali tra i soggetti coinvolti, piani che si fondono in un tavolo comune dove tutto ha un peso specifico e una luce.
Per i danzatori locali la possibilità di raccogliere input dal materiale coreografico proposto dagli ospiti rilanciando il gioco attraverso la propria interpretazione creativa, unitamente alla libertà di proporne dei nuovi stimolando la produttività del singolo e del gruppo.
Per i fotografi partecipanti, la conseguente possibilità di apprezzare suggestioni diverse di uno stesso prodotto contaminato e arricchito in veste nuova.
I danzatori presenti a Sardinia@Dance rappresentano simbolicamente la traccia di una esperienza personale fatta di innumerevoli incontri artistici ed umani.
Scelti per il loro desiderio di mettersi in gioco anche in contesti diversi dal consueto mondo della danza, nel non avere paura ad accogliere proposte estrose.
La danza è linguaggio universale e tale lo considero anche nella libertà di viverla 'fuori da ogni schema', come un dialogo, vero linguaggio che nasce nel momento in cui acquista una sua forma nella realtà.
Danzare nell'acqua, sulla pietra di un tempio antico, su un'antica strada romana al di sotto di una chiesa, nei luoghi del lavoro dell'uomo; essere disponibili alla sperimentazione e al confronto con altri artisti ed esseri umani non parlano per forza la nostra stessa lingua.
L’architettura non può essere luogo neutralizzato della sua personalità nel momento stesso in cui la scegliamo per abbracciare la danza, non può diventare luogo pittoresco da ‘utilizzare’, come la danza non può diventare un pretesto per riempirlo di ‘bellezza’.
Lo spazio architettonico si basa solidamente su forma ed equilibrio.
La danza è in egual misura fatta di forma ed equilibri, ma può contenere profondi e violenti stati d’animo che la rendono densa di contraddizioni.
Penso che le due realtà convivano in uno splendido connubio.
I luoghi scelti per accogliere Sardina@Dance sono luoghi antichi, che portano momorie ed energie profonde; sono luoghi del lavoro dell'uomo su prospettive di architetti ellenici; sono paesaggi assoluti.
Telaraña è il nome di una ricerca musicale di theremin e voce: non è una rete per intrappolare le prede, ma un luogo dove accadono dei rituali, un luogo che ogni volta si espande restando sempre in sospensione. Oscillando tra forza e fragilità, i suoni si cercano e si sperimentano in profondità, attraversano tutti i colori, conducono all' alto e poi d'improvviso al basso.
Telaraña è uno strumento per trasformare la pesantezza in leggerezza, per salire e scendere la spirale, per creare silenzio laddove a volte c'è troppo caos e inquinamento.
Per arrivare alla bellezza.
Per informazioni su Sardinia@Dance:
Luca Di Bartolo
Giorgia Damasco
Davide Vallasca for writing the presentation to the archaeological sites.
Davide Vallasca and Erica Fadda for their participation in the teaser of the event.
Davide Vallascas per i testi di presentazione dei siti archeologici.
Davide Vallascas ed Erica Fadda per la partecipazione al teaser dell'evento
AD GALLERY
Contemporary Photography
www.adagallery.it