Perché la fotogra a raccoglie la vita di queste silhouette scolpite nello spazio, leggendo in esse quell’aflato vitale.
Perché accende un faro sull’amore appassionato, sfrenato e perverso per la danza: quello di chi ne racconta attraverso l’immaginazione, nell’animo, le sue forme viventi e pulsanti.
Perché la porta in un luogo dove vite arti ciali ne divengono lo specchio, vite apparentemente prive di af ato.
Perché la passione che vive nella mente e nel corpo di chi danza diventa alimento per un fotografo che, di fronte a sinonimi inanimati di vita, si lascia prendere e condurre lontano, in una realtà che conturba e fa fremere, trasformandoli in spettatori.
Di questi esseri umani nati senza poter vivere ma presenti con uno spirito che li rende presenze pulsanti, la danza narrata nel video ne diviene rappresentazione vitale.